• Sconto del 10% su tutti i prodotti
Promo
Pluriball

Il pluriball è quell'imballaggio, chiamato anche millebolle, estremamente caratteristico e che tutti, almeno una volta nella vita ci siamo divertiti a scoppiare.

Sì perché, come per le ciliegie, una tira l'altra, e una volta che si scoppia una bolla, se ne scoppia un'altra, una ancora e via così...

Ma, a parte il noto uso antistress, il pluriball è un film usatissimo nell'imballaggio, in virtù della sua grande resistenza, versatilità e basso costo ed ha anche una storia molto interessante, andiamo a vedere tutte le sorprese che ci riserva questa pellicola plastica.

 

Storia del Pluriball

storia del pluriball

Il pluriball ha una storia molto curiosa e particolare: viene infatti creato da due ingegneri statunitensi nel 1957, Alfred Fielding e Marc Chavannes.

Tuttavia la loro idea era molto diversa in origine: il loro obiettivo era infatti quello di creare una carta da parati in plastica con supporto in carta. L'idea non ebbe successo, ma nel giro di qualche anno, intuirono che l'invenzione poteva avere un altro uso, per gli imballaggi.

Il successo è stato poi travolgente e questa pellicola plastica è tuttora utilizzatissima per i costi contenuti e la possibilità di coprire anche gli angoli più difficili in modo efficace, preservando il contenuto dell'imballo.

 

Pluriball per Imballaggio

pluriball imballaggio

 

Come abbiamo già accennato, il pluriball è ormai diffusissimo nel settore degli imballaggi e, col tempo, ne sono nate versioni diverse a seconda dell'uso che si distinguono per grammatura e dimensione delle bolle.

Per quanto riguarda la grammatura, può andare da 30 a 300 g/m2 e quella standard è di 115.

La dimensione delle bolle può andare da 10 a 30 mm di diametro.

La grammatura "leggera", varia dai 30 g/m² fino ai 90 g/m². I vantaggi della grammatura leggera sono un minor peso e un minor ingombro della bobina, un costo a metro quadro più basso, e una minore immissione di materiali da imballaggio nel ciclo dei recuperi.

Per realizzare buste e sacchetti, viene usato un millebolle con grammatura leggera, abbinato ad un foglio di PEHD: si hanno così tre strati, con la bolla tra i due lisci.

Spesso il pluriball viene accoppiato a carta, a FOAM, tessuto o altro a seconda delle esigenze di chi ne fa uso.

 

Altri Usi

pluriball antistress

Oltre che per gli imballaggi, il pluriball si è rivelato un antistress molto efficace ma vi sono ancora altri usi, ancora più sorprendenti.

Ad esempio nell'arte, ove colorando ogni singola bolla, si ottiene una sorta di effetto puntinato, con effetti visivi notevoli.

 

Conclusioni

In questo veloce excursus sul pluriball abbiamo visto insieme come questo imballaggio, con una storia curiosa e particolare, sia tuttora usatissimo ed estremamente efficace per la protezione degli oggetti.

Altri usi non convenzionali sono nati col tempo e chissà se nel futuro continuerà a riservarci altre sorprese?

Solo il tempo ce lo dirà con certezza...