Secondo una statistica, la banconota da 20 euro e la moneta da due € sono le più contraffatte dai falsari. Nonostante la velocità di riproduzione, ognuno di noi rischia di trovarsi prima o poi tra le mani un biglietto contraffatto. La contraffazione ha origini antichissime: la sua storia parte dagli antichi sesterzi dell'Impero Romano, passando per le monete auree del Medioevo e per i fiorini di Firenze e i Ducati di Venezia, ed arriva sino ad oggi.
Spesso i falsi hanno rappresentato delle vere e proprie opere d'arte, artisticamente "più belle delle originali". Il percorso della storia è costellato di tentativi di contrastare la contraffazione del denaro, come l'imperatore Augusto, che tra il 23 e il 20 a.C tentò, con scarso successo, di contrastare il dilagare dei falsari di moneta.
Una novità fu l'introduzione della banconota: Il primo a introdurre l'uso di banconote di carta fu l'Imperatore cinese Hien Tsung nell'806 d.C. Chi possedeva metallo prezioso aveva interesse a depositarlo presso operatori specializzati nella sua conservazione e protezione dai ladri. Inoltre aveva interesse a rivolgersi ai banchieri per trasferire i metalli preziosi senza doversi sobbarcare il costoso e rischioso trasporto. Bastava trasferire il documento e incassare il metallo presso un secondo orafo-banchiere, collegato al primo da legami di affari. Ma nemmeno questa introduzione sconfisse il fenomeno della contraffazione, e i falsari passarono semplicemente dalla falsificazione di monete a quella di banconote.
Dalle prime banconote discendono le moderne banconote in euro, che non hanno costituito eccezione in termini di falsificazione, a dispetto delle dichiarazioni dei tecnici europei che sostenevano l'impossibilità di contraffazione di queste nuove banconote.
Il progresso delle scienze e delle tecnologie ha portato allo sviluppo e perfezionamento di tecniche per la verifica e il controllo delle banconote, al fine di stabilire l'autenticità dei biglietti.
Le aziende produttrici di apparecchi per queste verifiche hanno via via migliorato le macchine per la rilevazione di banconote false, sino ad arrivare ai modelli attuali, in grado di garantire rendimenti fino al 100% a prezzi molto contenuti, cosa che ha permesso la diffusione su larga scala in attività commerciali e negozi di tutta Italia.
Questi apparecchi svolgono la verifica dell'autenticità delle banconote effettuando molteplici tipi di controllo che analizzano i biglietti da vari punti di vista, al fine di garantirne l'autenticità. I controlli che effettuano questi rilevatori di banconote false sono:
Il costo medio di un apparecchio affidabile si aggira infatti intorno ai 60 Euro per la versione a batteria; quest'ultima macchina è utilizzata moltissimo dagli ambulanti, dai gestori di slot macchine, e da quanti devono controllare le banconote in maniera veloce, ma senza rinunciare alla precisione e all'affidabilità.
Anche le dimensioni di questi apparecchi si sono ridotte in modo da posizionarsi comodamente sul banco cassa. Il più piccolo della categoria è il Socepi COBA10®: misura solamente 10x12x7cm, è dotato di tracolla di trasporto, di clip di aggancio alla cintura, di caricabatteria e del cavo per l'aggiornamento delle nuove banconote.
Socepi srl dispone inoltre di un'ampia gamma di apparecchi per tutte le esigenze, sino ai più sofisticati che sono muniti anche di rilevazione, oltre alle banconote Euro false, di Sterline, Dollaro e Franco Svizzero. Qui è possibile consultare la lista completa degli apparecchi Socepi Coba®, marchio leader ormai da anni nel settore dei rilevatori di banconote false.