L'imballaggio è un aspetto fondamentale del commercio moderno, specie con l'ormai pervasiva presenza del commercio online (o e-commerce), ove ha assunto un'importanza sempre maggiore, per preservare le caratteristiche del prodotto spedito e permetterne l'arrivo in condizioni perfette, onde evitare scomodi ed antipatici resi.
Sebbene ne sia la naturale traduzione, il termine inglese "packaging" non è esattamente sovrapponibile ma ha un'accezione più ampia, argomento che richiederebbe tuttavia una trattazione a parte, che esula dallo scopo di questo articolo.
Andiamo dunque a scoprire i tipi di imballaggio più diffusi a seconda degli usi e degli scopi necessari di volta in volta, per spedire, conservare o anche semplicemente vendere.
L'imballaggio primario è quello direttamente a contatto con il prodotto, come ad esempio la bottiglia che contiene il vino, la lattina dell'aranciata, la carta che avvolge il pane ecc.
La sua importanza è chiaramente molto elevata: nel caso di beni alimentari deve superare una serie di verifiche che ne certifichino la compatibilità con il contenuto.
Molto spesso nell'imballaggio primario sono contenute informazioni molto rilevanti quali la data di scadenza, il codice a barre, ed eventuali altre informazioni per la tracciabilità e la provenienza del prodotto.
Tra gli imballaggi primari più comuni possiamo avere quindi sia materie plastiche, che carta o metalli, a seconda del bene da proteggere.
L'imballaggio secondario viene anche chiamato "imballaggio di vendita" ed è facile capirne il perché: è quella parte che più spesso vedono i potenziali acquirenti all'interno di centri commerciali al momento dell'acquisto.
Alcuni esempi possono essere una scatola metallica o di legno per un brandy, la plastica che avvolge una cassa di bottiglie d'acqua, il sacchetto che contiene le caramelle a loro volta avvolte nella plastica ecc.
Anche questo imballaggio riveste una grande importanza, sebbene per motivi diversi rispetto al precedente: anche qua possano essere contenute informazioni importanti riguardanti il prodotto, in più vi sono altri fattori come la forma, il peso o il colore che possono aumentare o diminuire la propensione all'acquisto.
E' quindi buona cosa prestare grande attenzione all'imballaggio secondario, sia da parte del venditore che del consumatore.
Questa parte viene raramente vista dal consumatore finale ed è invece molto importante per gli operatori del settore.
Un esempio può essere un pallet (terziario) che contiene scatole (secondario) che a loro volta contengono sacchetti (primario) con il prodotto al loro interno.
Altri elementi legati all'imballaggio terziario possono essere:
Vediamo quindi come anche l'imballaggio terziario, seppure in modo meno visibile rispetto agli altri due svolga un compito altrettanto, se non addirittura più, importante.
Tanto ancora ci sarebbe da dire su questo ampio argomento, sempre più decisivo nell'ambito del marketing e del commercio, con un grande numero di pacchi spediti con acquisti online e non solo.
Gli imballaggi possono essere riutilizzabili o meno, riciclabili o meno, fattori che ne aumentano eventualmente il valore e conseguentemente il costo.
Normative sempre più dettagliate regolano questo settore, che va acquisendo una portata addirittura antropologica per i significati sempre più ampi, anche a livello emotivo, che un packaging può portare con sé; ma questo ci porterebbe davvero fuori tema rispetto allo scopo di questo articolo che si è proposto di catalogare i tipi di imballaggio più comunemente utilizzati.